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Ne parla il Sole 24 Ore
L’Italia, cm’è noto, occupa il penultimo posto in Europa per numero di laureati, seguita dalla sola Romania.
A 3 anni dalla laurea in Europa è impiegato l’85,5% del totale, in Italia soltanto il 62,8%. Peggio di noi soltanto la Grecia.
Le Università, anche alla luce di quanto detto sopra, stanno correndo ai ripari. Hanno, infatti, chiesto l’accreditamento per 33 lauree su 128 relative alla discipline Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Altre 16 invece l’ambito sanitario e 14 il trittico turismo-arte-food.
Il presidente dell’Anvur, Paolo Miccoli, ha così commentato: «C’è una nutrita presenza di corsi abbastanza innovativi con attenzione in particolare agli aspetti di Ingegneria Territoriale, di Scienze Nutrizionali e Agroalimentari, oltre a un buon numero di corsi in lingua inglese. Tutto sommato credo che gli atenei abbiano saputo intercettare sia l’importanza degli esiti occupazionali ma anche le nuove tendenze tipo Artificial Intelligence, Design, Gestione dati».
L’articolo Università, lauree con maggiori sbocchi occupazionali. I nuovi corsi chiesti dagli Atenei sembra essere il primo su Orizzonte Scuola.
Fonte Orizzonte Scuola
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