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Lo ha dichiarato Elvira Serafini, segretario generale dello Snals-Confsal che ha aggiunto: “Abbiamo verificato che i test non sono stati predisposti seguendo il dettato del decreto ministeriale del 30 settembre 2011; in alcuni casi erano presenti troppe domande di cultura generale, in altri molteplici quesiti su un unico provvedimento legislativo, in altri ancora le richieste erano troppo settoriali”.
“Per quanto riguarda le modalità di svolgimento della prova – ha proseguito il segretario generale – critichiamo soprattutto la difformità dei regolamenti applicati nelle singole sedi d’esame, che ha creato un’ingiusta disparità di trattamento dei candidati. Si segnalano casi in cui non è stata permessa la correzione delle risposte, come di prassi è possibile fare nei test a risposta multipla”.
“Lo Snals-Confsal – ha concluso Serafini – auspica un rapido intervento del Miur per accertare e sanare le eventuali situazioni di irregolarità. Chiediamo all’Amministrazione l’indizione di un nuovo ciclo di TFA di sostegno, poiché il contingente di specializzati dell’attuale tornata non sarà sufficiente a coprire le esigenze di organico. La procedura di selezione del nuovo ciclo dovrà essere affidata al Miur con una prova nazionale unica, lasciando all’Università esclusivamente l’espletamento dei corsi”.
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Fonte Orizzonte Scuola
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