Nutro perplessità che a breve sia indetto un nuovo bando ove entreranno di diritto i sovrannumerari (circa 5.000) ed, onestamente, nutro altrettanto timore per un possibile inserimento nel mondo scolastico degli stessi senza una specifica formazione. Ci vogliono coscienza e conoscenza!!!!!!
Mi chiedo, invece, se non sia molto più snello convertire in tempi brevi per lo meno i posti disponibili es.scuola infanzia in posti per la scuola secondaria.
Ve ne sono molti in varie università.
Certo, è ovvio, così non si risolve del tutto il problema ma sicuramente qualche famiglia avrebbe un’aiuto in più fin dal settembre 2020.
Comprendo la diversità dei percorsi progettati fra ordini e grado di scuole, comprendo la difficoltà dei professori universitari e dei rettori ma è anche vero che gli oneri del corso vengono sostenuti dagli stessi studenti.
La formazione degli insegnanti è un onere dello stato ed un diritto dei cittadini!!!
Ciò costituirebbe un indotto per le università con posti ancora disponibili ed una maggiore percentuale di formazione di insegnanti il tutto nell’ottica di mettere in campo docenti adeguatamente preparati a sostegno dei ragazzi bisognosi di aiuto; ecco, purtroppo, invece stiamo assistendo ad un’altra vittoria della burocrazia sull’inclusione.
Cordialità.