Informazione e Confronto per Educatori
Secondo quanto riportato dalle insegnanti le prove sarebbero risultate complesse, non adeguate alle competenze maturate finora dagli studenti di quelle classi.
“Nel corso della somministrazione delle prove, come insegnanti questa mattina ci siamo resi conto della non adeguatezza delle prove rispetto ai livelli reali di padronanza della lingua degli alunni valdostani, in particolare per quanto riguarda le prove della classe seconda” raccontano i docenti in una lettera apparsa su Aostasera.it. “Le prove non erano adeguate sia in termini di richieste fatte ai bambini, sia rispetto alle competenze attese al termine della classe seconda. Numerosi problemi sono stati riscontrati anche rispetto ai tempi che i bambini avevano a disposizione per organizzare il lavoro e alla non linearità della prova, che era complessa anche dal punto di vista grafico”.
Le prove, secondo quanto riferito dall’Assessorato, sono state elaborate da una Università svizzera.
“Per quale ragione – chiedono le insegnanti – non esistono in Valle d’Aosta delle indicazioni regionali, sulla linea delle indicazioni nazionali per il curricolo, che stabiliscano quale sia il livello di competenza atteso al termine della classe seconda e della classe quinta della scuola primaria, in modo da tarare l’azione didattica in base ad esse?”.
“Se l’obiettivo principale dell’azione didattica dovrebbe essere quello di creare, a scuola, un ambiente accogliente e favorevole all’apprendimento, – concludono la lettera i docenti – ci chiediamo infine quale sia la necessità di somministrare ai nostri alunni prove di tale difficoltà che di certo non favoriscono né agevolano il successo formativo dei nostri alunni”.
Il dato più significativo della vicenda è che, secondo quanto riferito dalle insegnanti al quotidiano, durante la prova i bambini sono stati colti da ansia, da paura di non riuscire a completare il lavoro, sino a vere e proprie crisi di pianto.
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Fonte Orizzonte Scuola
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