«La percentuale degli alunni con diagnosi di DSA (disturbi specifici di apprendimento) nella scuola italiana non è del 18-20%, come qualcuno afferma, ma supera di poco il 2%, a fronte di un’incidenza media che, secondo le indagini epidemiologiche si attesterebbe intorno al 3,5% dell’intera popolazione scolastica»: lo scrive Giuseppe Aquino, formatore tecnico dell’AID (Associazione Italiana Dislessia), per rispondere a quella campagna di stampa secondo cui la crescita dei DSA nella scuola coinciderebbe con un problema di medicalizzazione della scuola stessa e come un prodotto di false diagnosi