“Sono passate oltre due settimane dalle dimissioni di Fioramonti e il dicastero di Viale Trastevere è ancora senza ministro o, meglio, ministri, visto l’annuncio del capo del Governo di “spacchettare” il MIUR in due ministeri. Istruzione, Università e Ricerca sono sempre in gran tempesta e chi di dovere non si preoccupa di assicurare un autorevole e competente nocchiere alle rispettive conduzioni politiche”.
Il pericolo, in questa prolungata fase di vacatio, è che si allunghino i tempi per gestire i problemi urgenti legati all’istruzione in un momento cruciale della stagione scolastica.
“Politica e istituzioni – secondo Germani – fanno finta, a parole, di occuparsi dei settori nevralgici della conoscenza ma nei fatti se ne disinteressano, generando una condizione di incertezza che pervade anche le strutture amministrative del Ministero e si ripercuote sul funzionamento complesso e delicato delle scuole, dell’alta formazione artistica e musicale, delle università e degli enti pubblici di ricerca. Siamo in una fase delicata di svolgimento dell’anno scolastico in corso e di preparazione del nuovo che va organizzato con mesi di anticipo. Non possiamo permetterci il lusso di perdere tempo e di non avere una guida e un indirizzo politico”.
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Fonte Orizzonte Scuola
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