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Al centro del dibattito ancora la richiesta della Sen. Liliana Segre relativa alle tematiche storiche.
“Ho da subito sottolineato che non ho voglia di cambiare l’esame di maturità per l’ennesima volta – ha affermato il Ministro – Ogni volta che un ministro si insedia cambia l’esame di maturità, come a voler ammettere che non è in grado di cambiare nient’altro. Sono però cosciente che sulla prova di storia all’esame è necessario avviare una riflessione. In questo senso vorrei apporre degli interventi migliorativi senza però fare delle modifiche sostanziali“. ha detto Fioramonti in occasione di un convegno Gilda.
Sull’obbligatorietà dello svolgimento del test Invalsi per l’ammissione all’esame il Ministro ha invece dichiarato in una recente intervista al Corriere: “È utile ma non deve essere requisito di ammissione alla maturità. L’anno scorso non era obbligatorio e l’hanno fatto praticamente tutti, credo che se fosse obbligatorio avremmo l’effetto di spaventare insegnanti e studenti”
Ricordiamo che lo scorso anno è stata del 95,9% la percentuale di partecipazione degli studenti di V anno della scuola secondaria II grado a livello nazionale.
Il Ministro ha già anticipato la possibilità di rivedere il meccanismo, in quanto complesso rispetto ai risultati. . Un’idea, quella delle tre buste, che il precedente Ministro Bussetti ha rivendicato come originale, pensata per offrire degli spunti ai candidati.
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Fonte Orizzonte Scuola
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