Informazione e Confronto per Educatori
Per la maturità 2018/19 non è più prevista la terza prova a carattere pluridisciplinare, il cosiddetto “quizzone”, e le prove d’esame saranno complessivamente tre e non più quattro come gli anni scorsi
Per il corrente anno scolastico le prove d’esame saranno, infatti, le seguenti:
Solo in specifici indirizzi di studio è prevista una terza prova scritta, sempre a carattere nazionale
Queste disposizioni sono indicate nella succitata ordinanza ministeriale e fanno riferimento al D.lgs n.62/2017, dove nell’art.17 comma 2, viene esplicitato quanto segue:
“L’esame di Stato comprende due prove a carattere nazionale e un colloquio, fatto salvo quanto previsto dal comma 7 ”
Si ritiene utile sottolineare quanto indicato nel citato comma 7, per evidenziare la possibilità di una terza prova scritta a carattere nazionale per specifici indirizzi di studio:
“Con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università’ e della ricerca sono individuate annualmente, entro il mese di gennaio, le discipline oggetto della seconda prova, nell’ambito delle materie caratterizzanti i percorsi di studio, l’eventuale disciplina oggetto di una terza prova scritta per specifici indirizzi di studio e le modalità organizzative relative allo svolgimento del colloquio”
Il calendario delle prove d’esame è definito nell’art.13 dell’OM n.205/2019, dove si stabilisce quanto segue:
Prove suppletive
La prima prova scritta suppletiva si svolge mercoledì 3 luglio 2019, dalle ore 8:30
La seconda prova scritta suppletiva si svolge giovedì 4 luglio 2019, dalle ore 8:30, con eventuale
prosecuzione nei giorni successivi per gli indirizzi nei quali detta prova si svolge in più giorni
La terza prova scritta suppletiva, per gli istituti interessati, si svolge martedì 9 luglio 2019, dalle ore
8:30. Le prove, nei casi previsti, proseguono nei giorni successivi, a eccezione del sabato; in tal
caso, le stesse continuano il lunedì successivo
La prima prova scritta, in sintonia con quanto prevede l’art.17 comma 3 del D.lgs n.62/2017, accerta la padronanza della lingua italiana o della diversa lingua nella quale si svolge l’insegnamento, nonché le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche del candidato.
La prova consiste nella redazione di un elaborato con differenti tipologie testuali in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico.
La prova può essere strutturata in più parti, anche per consentire la verifica di competenze diverse, in particolare della comprensione degli aspetti linguistici, espressivi e logico-argomentativi, oltre che della riflessione critica da parte del candidato.
Le tracce sono elaborate nel rispetto del quadro di riferimento allegato al DM n.769/2018
Come specificato nell’art. 17 comma 8 del D.lgs n.62/2017, il Ministro sceglie i testi della prima prova, uguale per tutti i percorsi di studio, tra le proposte elaborate da una commissione di esperti.
La seconda prova, in sintonia con quanto prevede l’art.17 comma 4 del D.lgs n.62/2017, si svolge in forma scritta, grafica o scritto-grafica, pratica, compositivo/esecutiva musicale e coreutica, ha per oggetto una o più discipline caratterizzanti il corso di studio ed è intesa ad accertare le conoscenze, le abilità e le competenze attese dal profilo educativo culturale e professionale dello studente dello specifico indirizzo.
Le tracce sono elaborate nel rispetto dei quadri di riferimento allegati al DM n.769/2018, relativi ai Licei, agli Istituti Tecnici e agli Istituti Professionali
Come specificato nell’art. 17 comma 8 del D.lgs n.62/2017, il Ministro sceglie i testi della seconda prova per tutti i percorsi di studio tra le proposte elaborate da una commissione di esperti.
Per l’anno scolastico 2018/2019, le discipline oggetto della seconda prova scritta nell’ambito dell’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione sono individuate dal DM n.37/2019
Nei percorsi dell’istruzione professionale, come disposto nell’art.17 comma 8 del succitato D.lgs n.62/2017 la seconda prova ha carattere pratico ed è tesa ad accertare le competenze professionali acquisite dal candidato. Una parte della prova è predisposta dalla commissione d’esame in coerenza con le specificità del Piano Triennale dell’Offerta Formativa dell’istituzione scolastica.
Pertanto, negli Istituti Professionali, in coerenza con quanto previsto dai quadri di riferimento di cui al DM n. 769/2018, le commissioni sono tenute ai seguenti adempimenti:
Negli istituti che mettono a disposizione delle commissioni e dei candidati i materiali e le necessarie attrezzature informatiche e laboratoriali (con esclusione di internet), è possibile effettuare la prova progettuale (per esempio, di Progettazione, costruzioni e impianti e di analoghe discipline) avvalendosi del CAD. Il MIUR sottolinea, nella specifica ordinanza ministeriale, l’opportunità che tutti i candidati della stessa classe eseguano la prova secondo le medesime modalità operative
Ai fini dello svolgimento della seconda prova scritta è consentito l’uso delle calcolatrici scientifiche e/o grafiche elencate in allegato alla nota del MIUR n.5641/2018, aggiornata con la nota del MIUR n. 17905/2018. Per consentire alla commissione d’esame il controllo dei dispositivi in uso, i candidati che intendono avvalersi della calcolatrice devono consegnarla alla commissione in occasione dello svolgimento della prima prova scritta
La commissione è tenuta a iniziare la correzione e valutazione delle prove scritte al termine della seconda prova scritta, dedicando un numero di giorni congruo rispetto al numero dei candidati da esaminare.
Le commissioni d’esame, in sintonia con quanto prevede l’art.16 comma 6 del D.lgs n.62/2017, possono procedere alla correzione delle prove scritte operando per aree disciplinari, come previsto dal DM n.319/2015, relativo alla “Costituzione delle aree disciplinari finalizzate alla correzione delle prove scritte negli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado“, tenendo conto, in ogni caso che le decisioni finali sono assunte, comunque, dall’intera commissione a maggioranza assoluta.
La commissione dispone di un massimo di venti punti per la valutazione di ciascuna prova scritta, per un totale di quaranta punti.
Le operazioni di correzione delle prove scritte si concludono con la formulazione di una proposta di punteggio in numeri interi relativa alle singole prove di ciascun candidato. I punteggi sono attribuiti dall’intera commissione a maggioranza assoluta. Se sono proposti più di due punteggi e non sia stata raggiunta la maggioranza assoluta, il presidente mette ai voti i punteggi proposti, a partire dal più alto. Ove su nessuna delle proposte si raggiunga la maggioranza, il presidente attribuisce al candidato il punteggio risultante dalla media aritmetica dei punti proposti e procede all’eventuale arrotondamento al numero intero più approssimato. In considerazione dell’incidenza che hanno i punteggi assegnati alle singole prove scritte e al colloquio sul voto finale, i componenti le commissioni utilizzano l’intera scala dei punteggi prevista.
Tutte le operazioni relative alla correzione delle prove e alla loro valutazione devono essere debitamente verbalizzate nel dettagliato con le specifiche motivazioni.
Non è consentita l’astensione dal giudizio da parte dei singoli componenti la commissione d’esame.
Il punteggio attribuito a ciascuna prova scritta è pubblicato per tutti i candidati, compresi i candidati con DSA che abbiano sostenuto prove orali sostitutive delle prove scritte in lingua straniera e i candidati con disabilità che abbiano sostenuto gli esami con prove relative al percorso didattico differenziato, nell’albo dell’istituto sede della commissione d’esame almeno due giorni prima della data fissata per l’inizio dello svolgimento dei colloqui. Vanno esclusi dal computo le domeniche e i giorni festivi intermedi.
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Fonte Orizzonte Scuola
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