Informazione e Confronto per Educatori
Il caso che mi accingo a raccontare è uno di quelli che fa male, perché è figlio dell’ignoranza imperante a tutti i livelli circa i doveri e le competenze medico-legali dei dirigenti scolastici e dei loro diretti responsabili. Per ovvie ragioni di riservatezza si eviterà di rendere noti tutti gli attori invitando ciascun dirigente scolastico, istituzione e associazione di categoria a riflettere sul proprio comportamento in simili circostanze.
La vicenda tratta di una maestra della scuola dell’infanzia appena trasferitasi in una nuova scuola. A detta dei genitori degli alunni la docente, che lamenta “complotti” delle famiglie nei suoi confronti, assumerebbe in classe atteggiamenti violenti ed aggressivi quali urla, strattonamenti e sculaccioni.
Il dirigente, incerto sul da farsi, mi descrive la vicenda nei particolari per avere un suggerimento circa l’atteggiamento da tenere.
Lettera del dirigente scolastico
Gentile dottore,
sono un dirigente scolastico e le scrivo per un consiglio su un caso che ho nella scuola dell’infanzia. La maestra MR è arrivata quest’anno da altra scuola e il dirigente della scuola precedente mi ha subito telefonato per dirmi che la docente aveva subito una profonda crisi depressiva dopo una separazione ed era in cura da un’analista. I genitori si erano lamentati più volte dei suoi atteggiamenti a lezione e riferivano che l’insegnante aveva frequenti sbalzi d’umore, mostrava un aspetto trasandato, infine faceva spesso uso del cellulare per poi piangere e abbandonare la classe lasciandola incustodita. Anche nella nostra sede urla frequentemente all’indirizzo dei bambini e talvolta li punisce facendo saltare loro il pasto. Quello stesso dirigente non ha mai attivato procedimenti disciplinari, ma l’ha invitata a trasferirsi altrove.
Quest’anno io ho avuto le stesse segnalazioni da colleghe e collaboratore scolastico: uso del cellulare in servizio, urla, mancata sorveglianza, uso dei social network per comunicare in modo aggressivo coi genitori. Si sono aggiunte poi due testimonianze diverse e indipendenti su sculaccioni dati ai bimbi durante il momento della nanna. Non posso escludere che i genitori abbiano già sporto denuncia ai Carabinieri e che le indagini siano già state avviate con tanto di telecamere nascoste.
Ho parlato in modo informale con la docente per suggerirle di richiedere l’accertamento in CMV, ma non vuole farlo e respinge ogni accusa sostenendo che esiste un complotto ai suoi danni. Nega infine di aver mai avuto problemi in altre scuole e minaccia azioni legali per diffamazione nei confronti dei genitori.
Mi trovo personalmente di fronte a tre possibili azioni da intraprendere:
1- esposto alla Procura (questione sculaccioni);
2- provvedimento disciplinare (cellulare e mancata sorveglianza);
3- sospensione cautelare e invio in CMV (art. 3 DPR 171/11).
Sono certo però che la docente contesterebbe subito il punto 3 magari rivalendosi legalmente sul sottoscritto con una denuncia per mobbing. Con quali esiti? Posso eventualmente avvalermi anche dei verbali trasmessi dal dirigente della scuola precedente o devo basarmi solo sulle mie evidenze? I genitori sono già pronti alla denuncia, altri hanno detto che non porteranno più i figli a scuola. Se procedo col punto 3) escludo ipso facto il punto 1)?
Ho infine chiesto come muovermi all’USR e all’associazione di categoria alla quale sono iscritto, ma i loro consulenti concordano nello sconsigliarmi l’Accertamento Medico d’Ufficio e la contestuale sospensione cautelare per evitare il rischio di una denuncia per mobbing. Non so proprio cosa fare e necessito di un suo consiglio.
Risposta
Gentile dirigente,
il caso che mi sottopone non è assolutamente raro o unico nel suo genere ma merita un’attenta analisi soprattutto per i comportamenti che hanno assunto i vari protagonisti della vicenda. Sono perciò lieto di aiutarla consigliandole l’unica soluzione corretta da adottare, motivando al contempo la scelta.
A fronte di quanto le ho scritto, spero ardentemente che lei vorrà essere all’altezza del ruolo che riveste, rinunciando agli improvvidi suggerimenti ricevuti da istituzioni e maestranze varie operando nell’unico modo corretto a tutela dell’insegnante e dei suoi alunni.
Cari saluti e buon lavoro.
www.facebook.com/vittoriolodolo
L’articolo Maestra lamenta complotti e sculaccia bimbi. Cosa fare? Dirigente resta solo quando USR e associazione sprofondano nell’ignoranza sembra essere il primo su Orizzonte Scuola.
Fonte Orizzonte Scuola
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