Informazione e Confronto per Educatori
«Lo scenario – scrive Giovanni Merlo – è sempre quello: il più forte e il più bravo a conquistare l’attenzione della folla indica una persona “diversa”, come modello di inferiorità (“lo scemo del villaggio”). E la folla applaude, ride, si diverte. È uno “spettacolo” che si ripete da secoli e ancora oggi accade nelle piazze, nelle scuole, nei parcheggi, nei ristoranti. L’insulto che viene usato per colpire l’avversario sotto la cintura: per togliergli lo status di cittadino, di persona. Perché è questo che Grillo ha detto: le vostre parole sono come quelle degli autistici, non valgono nulla»
Fonte Superando.it
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