Alla luce di quanto accaduto, chiediamo in primis che venga istituito un organo di garanzia competente e indipendente in grado di tutelare la libertà di insegnamento sancita dalla Costituzione, e il ripristino dell’istituto della conciliazione, abolito dalla riforma Brunetta, che eviterebbe il proliferare a dismisura del contenzioso”.
Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, interviene in merito alla sospensione della docente siciliana.
“Tra i compiti dell’attività didattica – afferma Di Meglio – c’è anche quello di sviluppare lo spirito critico degli studenti che, non dimentichiamolo mai, sono il futuro del Paese, i cittadini ai quali spetterà guidare l’Italia e contribuire, ciascuno in base alle proprie capacità e attitudini, alla sua crescita.
C’è qualcosa di schizofrenico nel reintrodurre l’insegnamento dell’educazione civica da una parte e dall’altra sospendere una docente per aver svolto il proprio lavoro senza reprimere la libertà di espressione degli alunni”.