Ci sono molte ingiustizie, purtroppo, in Italia ma il diploma magistrale, da quello che ho capito, fino a qualche anno fa era il titolo necessario per insegnare, quindi è inutile fare polemiche. I laureati parlano anche di esperienza, ma appena laureati quale esperienza hanno acquisito sul campo?

Un qualsiasi genitore diventa tale senza avere esperienza, non basta leggere un libro per diventare esperti della materia. L’esperienza si conquista sul campo anche perché ogni bambino è differente dall’altro e solo la passione per questo duro mestiere può dare la giusta esperienza.

Stando alle lamentele dei laureati, anche io che sono un dipendente privato dovrei lamentare i diversi trattamenti tra dipendenti pubblici e privati???

Adoro leggere i pensieri di lavoratori carichi  di buoni propositi che scrivono” La scuola italiana ha bisogno, oggi più che mai, di personalità che hanno investito e investono ogni giorno per portare in classe la propria professionalità ”. Da questo si può dedurre che non ha alcuna esperienza lavorativa che vorrebbe togliere a chi la legge ha permesso di esercitare la professione….la professionalità non si acquisisce sui libri ma sul campo.

Queste sono solo osservazioni nate in modo del tutto spontaneo, leggendo questo caso nazionale che ha dell’inverosimile; tribunali pro altri contro, la classica legge italiana da interpretare in modo soggettivo e non oggettivo. Immagino la figura che faremo se questo caso verrà portato innanzi al tribunale europeo per i diritti dell’uomo (tanto siamo abituati a fare figure da incapaci in Europa).

Diplomati magistrale in GaE. Laureati in Scienze della formazione: un paradosso, un duro colpo alla meritocrazia

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