Informazione e Confronto per Educatori
Credo che questa situazione sia aberrante, frutto di politiche orientate ormai solo al consenso immediato in vista del prossimo appuntamento elettorale, le parole equita’, merito, trasparenza sono ormai superate;infatti mentre fino a qualche mese fa per entrare in ruolo non bastava neanche l’ abilitazione, ecco che oggi come per magia i precari con 36 mesi di servizio (senza abilitazione e senza 24 cfu) pretendono addirittura il doppio canale di reclutamento, non importa se questo accadra’, l’ importante e’ provarci, attraverso la nascita di qualche associazione, con l’ aiuto di qualche sindacato, attraverso i singoli ricorsi che sono sempre aperti, il fronte di partiti politici che in passato negava l accesso agli insegnanti(e solo agli insegnanti con quota 96 di poter andare in pensione) adesso e’ rotto in piu’ punti e tutti sembrano fare a gara a venire incontro alle richieste piu’ svariate.
Perfino il M5S che aveva criticato aspramente il decreto voluto dall’ ex ministro dell’ istruzione, in nome del merito, sembra oggi disorientato dopo le ultime batoste elettorali, infatti il decreto del 1 ottobre e’ pur con qualche modifica un copia e incolla del precedente, inoltre nelle ultime settimane la corrente del movimento piu’ rigida(Granato) e’ stata surclassata dalla corrente piu’ moderata(Azzolina).
Non serve elencare poi gli emendamenti approvati al decreto dalla maggioranza, non e’ una polemica contro nessuno, non cito nessun emendamento in particolare, ma che almeno al concorso straordinario sia garantito oltre all’ esperienza accumulata come requisito di partecipazione anche il merito necessario per poterlo superare, che almeno le batterie di domande non escano prima del concorso, in modo che oltre ad una sanatoria il tutto non si trasformi in un’ autentica farsa.
Meglio sarebbe stato bandire un concorso ordinario con una quota riservata del 30-35%, e mentre il Consiglio di Stato ha sentenziato che al concorso 2016 non si poteva partecipare senza abilitazione, anche se in realta’ moltissimi con i vari ricorsi sono ormai in ruolo, ancora una volta va segnalato da parte delle istituzioni un’ interessamento pari a zero nei confronti di chi le regole le ha rispettate sempre e ha pagato sulla propria pelle gli errori delle scelte scellerate dei passati governi( vedi docenti ingabbiati, docenti di ruolo che chiedono di abilitarsi in altre classi di concorso, docenti vittime del famoso algoritmo o del DM 631), per questi insegnanti si spera almeno per quanto riguarda la mobilita’ una deroga al vincolo quinquennale inserito in tutta fretta nella legge di bilancio dell’ anno passato, non tenendo conto che andava principalmente a colpire docenti abilitati, con tantissimi anni di precariato alle spalle, e soprattutto non piu’ giovani.
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Fonte Orizzonte Scuola
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