Informazione e Confronto per Educatori
Sembra veramente una giostra impazzita e coloro che ci guadagnano sono solo coloro che propongono i vari ricorsi, quindi avvocati e le varie associazioni.
Ma la cosa che lascia più perplessi è che a parità di titolo ci sono alcuni soggetti, in possesso del titolo di ITP, che stanno continuando ad insegnare e lavorare perché inseriti in 2° fascia grazie a sentenze del TAR o
Consiglio di Stato, ancora sospese o addirittura “passate in giudicato” per decorrenza di termini, e altri soggetti, sempre in possesso del medesimo titolo (ITP), che invece sono stati depennati dalla 2° fascia perché in possesso di sentenze negative.
In un Paese dove la Costituzione all’art.3 sancisce che: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali dinanzi alla legge”, per cui si desume che “LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI” si assiste ad un
trattamento così palesemente diverso per soggetti che si trovano nella medesima situazione.
E’ inconcepibile un atteggiamento del genere soprattutto se proviene da coloro che dovrebbero FAR ESEGUIRE LA LEGGE nel rispetto DELLA COSTITUZIONE.
Viene spontaneo pensare che vi sono soggetti più fortunati in quanto il loro ricorso è stato analizzato da Giudici del Consiglio di Stato che la pensavano in un certo modo, ed altri soggetti più sfortunati che invece
si sono visti rigettare il ricorso (proposto per il medesimo motivo) perché analizzato da Giudici del Consiglio di stato che la pensavano in modo diverso. Tutto ciò è assolutamente ASSURDO.
L’articolo Gli ITP non sono uguali tra loro. Lettera sembra essere il primo su Orizzonte Scuola.
Fonte Orizzonte Scuola
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