Informazione e Confronto per Educatori
Nelle scuole, per l’assenza di una terminologia univoca e condivisa , gli esiti della progettazione dei processi d’apprendimento sono formulati in modo sommario e vago.
Come si può onorare un mandato se non si scandaglia il campo di lavoro?
Due riferimenti legislativi delimitano il campo di definizione dei concetti formazione, educazione, istruzione: il T.U. 297/94 e il DPR sull’autonomia scolastica del 99. Il secondo espone i caratteri logico-funzionali della struttura organizzativa, delineata nel primo documento.
Tre sono le finalità del sistema scolastico autonomo: l’autonomia “Si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana”.
Le scuole, per assumere razionalmente il mandato loro conferito, devono identificare il rapporto che esiste tra i tre orientamenti:
La scelta del legislatore, univoca e costante negli ultimi nove lustri, aderisce alla terza possibilità: la titolazione del piano triennale che le scuole elaborano per dichiarare i caratteri della loro offerta formativa, non lascia spazio a interpretazioni.
Ecco apparire il problema dei problemi: la formazione, finalità del sistema, è da scomporre in obiettivi osservabili e soppesabili.
Un compito che le scuole trascurano: il concetto “competenza” non appartiene al loro modus vivendi .
I regolamenti di riordino del 2010, che contengono repertori di competenze generali , sono stati sovrascritti con le indicazioni nazionali, elenco di competenze specifiche dei singoli insegnamenti.
Una condotta in aperto contrasto con la cultura sistemica.
Che cosa prevede la legge?
Il consiglio di circolo/d’istituto, quando approva il PTOF, valuta e attesta la corrispondenza dei traguardi formativi, in esso elencati, con le sue aspettative, ufficialmente espresse.
La definizione, operata dal dirigente scolastico, degli “indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione” rappresenta la sintesi degli orientamenti dell’organo strategico, arricchiti dai contributi “degli enti locali e delle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, degli organismi e dalle associazioni dei genitori e, per le scuole secondarie di secondo grado, degli studenti”.
L’elenco dei traguardi formativi, espressi sotto forma di competenze generali, è la porta d’ingresso all’individuazione del significato di “educazione”.
L’elenco é analizzato dal Collegio dei docenti che, elaborando il Ptof, formula gli obiettivi della “programmazione dell’azione educativa”.
In questo contesto la ricerca del senso è guidata dall’etimologia: educare sta per tirar fuori, potenziare, sviluppare le capacità degli studenti.
La programmazione dell’azione educativa implica la
Il significato d’istruzione è derivabile dall’ordine che il TU utilizza per presentare egli organismi collegiali: la struttura piramidale, tipica delle scienze dell’organizzazione, fornisce la falsariga.
La sovrapposizione con le funzioni insegnamento-istruzione-educazione-formazione è perfetta.
Il significato d’istruzione è evidente: progettazione d’interventi coordinati ed equifinalizzati, tesi a realizzare gli obiettivi individuati dal Collegio.
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Fonte Orizzonte Scuola
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