Informazione e Confronto per Educatori
I soggetti interessati da questo accordo, ipocrita e iniquo, non solo hanno potuto aggiornare, a maggio scorso, la loro posizione illegittima in GaE, ma i loro contratti annuali resteranno tali fino al 30 giugno/31 agosto 2020, con o senza sentenze di merito, dietro la scusa di “continuità didattica”.
Ancora per un anno si assisterà a cattedre sottratte ai laureati in Scienze della Formazione Primaria, selezionati in ingresso e nella II fascia delle graduatorie di istituto, e ai docenti precari storici, diplomati e laureati, che nelle GaE sono inseriti a pieno titolo, perché hanno superato un concorso pubblico.
Questa intesa mette davvero il discente al centro dell’azione educativa? La continuità didattica è garantita da chi occupa posizioni illegittime nelle GaE o da chi ha rispettato le procedure di reclutamento previste dalla legge?
Una scuola di qualità tutela il diritto di tutti i bambini e le bambine ad avere personale qualificato e selezionato; tutela, professionalmente ed economicamente, i docenti che si sono sottoposti a una verifica reale delle competenze e che hanno superato una procedura concorsuale.
Invece, da anni, vige la logica del favoritismo politico e sindacale, in una spirale viziosa, che non giova al “sistema istruzione” né può essere il modello di riferimento di un Paese civile e democratico.
La legalità e la selezione sono gli unici pilastri su cui costruire, in maniera stabile e non demagogica, l’unica vera e possibile continuità didattica.
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Fonte Orizzonte Scuola
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