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La reputazione è un asset fondamentale per le imprese e ne rappresenta un fattore chiave per il successo – sempre più consumer ne tengono conto quando scelgono di comprare un prodotto, raccomandare un #brand, investire o lavorare per un’azienda.
Nell’era dei mass media, le comunicazioni delle aziende – controllate e definite – rappresentavano le uniche modalità per condizionare gli atteggiamenti degli stakeholders nei confronti del proprio brand.
Oggi, nel mondo digitale, la reputazione non è più definita esclusivamente sulla base di ciò che le imprese fanno e dicono , ma è fortemente influenzata anche da quello che gli utenti raccontano in rete, nelle community o sui social. E’ perciò è necessaria un nuovo tipo di comunicazione in linea con questo nuovo scenario per creare, rafforzare, mantenere e difendere la reputazione aziendale.
Se ne parlerà durante l’incontro, “Dangerous Reputation: la reputazione aziendale nell’era digitale”, organizzato da Ferpi Lazio in collaborazione con Hdrà’, il prossimo lunedì 25 giugno dalle ore 18.00. Partendo dal report elaborato dal #ReputationInstitute, la più ampia e aggiornata fotografia a livello globale sulla reputazione aziendale in chiave comparativa, si arriverà a capire l’impatto che il valore reputazionale ha sul business.
Ne discuteranno Fabio Ventoruzzo, Vice Presidente di Reputation Institute e Vice Presidente di Ferpi; Raoul Romoli Venturi, Direttore Comunicazione e Relazioni Pubbliche di Ferrero; Mariano Tredicini, Head of Digital Communication di Tim; Daniele Chieffi, Responsabile AGI e Consigliere Nazionale di Ferpi e Ori Amir, Head of On Line Reputation Management DSTech. Introducono i lavori, Mauro Lucchetti, Presidente Hdrà e Giuseppe de Lucia, Delegato Ferpi Lazio.
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Fonte Ferpi
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