Informazione e Confronto per Educatori
L’accesso al concorso straordinario secondaria di I e II grado è riservato ai docenti con tre anni di servizio negli ultimi otto (dal 2011/12 al 2018/19) nella scuola statale, di cui uno per la classe di concorso richiesta.
Per anno di servizio si intende servizio prestato per almeno 180 giorni nell’anno scolastico considerato o, ai sensi dell’articolo 11, comma 14, della legge 3 maggio 1999, n. 124 un servizio prestato ininterrottamente dal 1° febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale.
Non ha dunque importanza che la supplenza sia stata al 31 agosto, 30 giugno o temporanea. L’importante è aver raggiunto, per l’anno scolastico considerato, i 180 giorni di servizio o un servizio continuativo almeno dal 1° febbraio fino al termine degli scrutini.
I docenti possono scegliere un’unica regione nella quale partecipare, e potranno accedere ad un’unica procedura: o quella per la classe di concorso o (secondo quanto riferito dalla stampa) quella per il sostegno.
I docenti devono dimostrare il possesso dei tre anni di servizio, ma di questi è sufficiente un solo anno di servizio specifico.
Così, per la procedura su sostegno è sufficiente un anno su sostegno e gli altri due possono essere su posto comune.
Al contrario per la procedura per la classe di concorso, un anno di servizio deve essere specifico sulla classe di concorso richiesta, gli altri due possono essere su posto comune o sostegno.
Il concorso si baserà su due prove. Una prova scritta computer based, selettiva, e una prova orale non selettiva che servirà a migliorare la posizione in graduatoria.
La prova scritta si considera superata con 6/10. Si abbassa quindi la soglia di solito utilizzata per i concorsi, che è stata di 7/10.
L’abilitazione all’insegnamento per la classe di concorso considerata o la specializzazione su sostegno sarà conferita solo ai docenti che risulteranno “vincitori”, cioè coloro che rientreranno nel numero dei posti messi a bando, che dovrebbero essere circa 25.000.
Ciò era chiaro già dall’intesa dell’11 giugno siglata da sindacati e Miur: I docenti che si collocano utilmente in graduatoria acquisiranno l’abilitazione per la relativa classe di concorso.
Prevista dalla legge 107/2015, sarà richiesto ai partecipanti il pagamento di una tassa di partecipazione.
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Fonte Orizzonte Scuola
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