Informazione e Confronto per Educatori
I pazienti con malattia delle arterie coronarie dovrebbero essere trattati per ridurre livelli di…
Viviamo da oltre mezzo secolo consapevoli di un problema che da individuale si è ormai trasformato in sociale: la dipendenza. Ma, non abbiamo improvvisamente scoperto la dipendenza dalle droghe, dal sesso, dal gioco, dal cibo, cioè, un po’ da tutto solo negli anni sessanta del secolo scorso, solo quando abbiamo visto ragazzi che barcollavano per strada fatti di eroina. Semplicemente non avevamo ancora capito come funzionava. E forse, non l’abbiamo ben capito neanche adesso. Eppure, anche socialmente, con la dipendenza ci abbiamo sempre fatto i conti. Il proibizionismo da cosa nasceva, se non da un maldestro tentativo di arginare una pulsione che
L’articolo La dipendenza, una modalità affettiva irrinunciabile proviene da Dr. Renzo Zambello.
A egregie cose il forte animo accendono l’urne de’ forti….” Foscolo, I Sepolcri Ricordo che quand’ero studente di anatomia, purtroppo tanti anni fa, partecipavo alle esercitazioni didattiche tenute dal Professore con un certo timore di star male e un profondo turbamento per ciò che stava per avvenire: il corpo di un uomo morto sarebbe stato aperto per studiarlo. Poi, durante la formazione medica mi capitò più di qualche volta di partecipare a quel atto che non è mai stato avvertito come “sacrilego” semplicemente perché avveniva all’interno di una Istituzione, l’Università” che di fatto onorava il corpo di quel defunto. La
L’articolo Real Bodies, una mostra senza anima proviene da Dr. Renzo Zambello.
Il racconto di relazioni sbagliate. Vi parlo oggi di un film che so che molti di voi non hanno visto e che purtroppo non potranno più vedere in sala: Tommaso. E’ un film di Kim Rossi Stuart dove lui è il regista e l’interprete principale. Tommaso è la storia di un percorso terapeutico ma credo […]
articolo Racconto di un percorso terapeutico: Tommaso. pubblicato su Psicoterapia Dinamica.
Mi piace il contatto epistolare con i lettori . Così, alla ripresa dell’attività vi propongo questa domanda fatta sul Guestbbok da Alberto che, a mio parere, coglie una importante questione teorica. Domanda: Buongiorno. Sono uno studente di psicologia, non so se questo spazio è adatto, ma volevo porle una domanda di carattere teorico, relativa però anche alla pratica della psicoterapia. […]
articolo Domanda sulla teoria psicoterapeutica pubblicato su Psicoterapia Dinamica.
Lettera di una madre di un quindicenne omosessuale Gent.mo Dottore, mi chiamo Teresa ho 40 anni e sono una mamma molto turbata e preoccupata per mio figlio di 15anni. Ieri ad una mia domanda che non aveva alcuna intenzione di essere inquisitoria e senza nessuna malizia, glielo assicuro Dottore, ho chiesto a mio figlio se avesse la fidanzata. Mi ha guardato negli occhi e mi ha detto: “ma mamma non ti sei accorta che sono omosessuale?”. Mi è mancata la terra sotto i piedi. Gli ho balbettato qualcosa, lui mi ha abbracciata e sussurrato, “non ti preoccupare mamma, essere omosessuale
L’articolo Omosessuale, la realtà non rinunciabile. proviene da Dr. Renzo Zambello.
Credo che non vi sia persona che non abbia un’idea di cosa siano le psicosomatizzazioni. Tutti crediamo di sapere, se pur coltiviamo qualche dubbio sulla veridicità o meno dell’asserzione, che vi sono malattie del corpo che “dipendono” dalla mente. I dubbi aumentano a seconda la gravità della malattia. Ad esempio, non muove nessun ostacolo pensare che un po’ di mal di stomaco possa dipendere ‘dal capufficio che ci sta col fiato sul collo’ o da problemi familiari e diamo per scontato che un po’ di mal di pancia prima di un esame o di un incontro importante, sia
L’articolo Psicosomatizzazioni: il linguaggio del corpo che fatichiamo a capire proviene da Dr. Renzo Zambello.
La sincronicità nella nostra vita Tutta la nostra vita è costellata di fatti sincronici, piccole e grandi coincidenze alle quali non facciamo caso quando addirittura non ci infastidiscono. Ci disturba soprattutto cogliere l’emozione che è insita nel fatto sincronico e spesso ci difendiamo da questa emozione negandola. E pensiamo: “lasciamo perdere, sono semplici coincidenze senza rilievo”. Lo scrittore e medico indiano Deepak Chopra scriveva nel suo libro ‘Le Coincidenze’ (2013): “Noi non sperimentiamo la sincronicità nella vita quotidiana perché non viviamo al livello in cui si verificano le coincidenze. Di solito vediamo solo i rapporti di causa ed effetto… Ma sotto la
L’articolo Sincronicità, il sale della vita che sprechiamo proviene da Dr. Renzo Zambello.
La vergogna, ciò che non so raccontare La vergogna, un sentimento sempre più presente in psicoterapia. Spesso mi capita di venire in contatto con “nuclei bui” della personalità del paziente che non hanno la carica rigenerante della nevrosi, né il freddo del nucleo psicotico. Sono zone amorfe che il paziente etichetta con un’unica parola: vergogna. Tutti i pazienti in cui ho trovato questi nuclei esprimono all’unisono questa sgradevole sensazione: “provo vergogna”. Essi non sanno di cosa si vergognino, né da quando, ma si sentono contaminati, da sempre. La vergogna in letteratura In letteratura non c’è molto sul tema della vergogna e condivido
L’articolo La vergogna: sentimento che spesso aleggia sulla psicoterapia proviene da Dr. Renzo Zambello.
Una delle affermazioni di Freud che più ricordiamo è: “non siamo padroni a casa nostra”. Intendeva dire che non ci conosciamo affatto. Infatti, per diventare “padroni a casa nostra” , cioè conoscere se stessi, bisogna faticare e non poco. Jung sosteneva che è l’impegno di una vita, Ognuno di noi pensa di sapere cos’è l’ Io, intendendo per Io quella parte di autocoscienza di sé e delle sue capacità cognitive. Riteniamo che queste capacità ci abbiano resi diversi ma soprattutto superiori ad ogni altro essere vivente. Cartesio è il nostro faro: “cogito ergo sum”. In realtà le cose sono un po’ più complicate
L’articolo Frammentazione dell’ Io, ciò che più temiamo proviene da Dr. Renzo Zambello.
La noia nella nostra vita Mi capita spesso di leggere nei racconti dei miei pazienti, strategie difensive e molto spesso preventive atte ad evitare la noia. Ieri sera ho visto un talk show dove interveniva l’Avvocato Rimini, noto matrimonialista, al quale gli veniva chiesto quali fossero le cause più frequenti che portano al fallimento di un matrimonio. Risposta: nell’ottanta per cento dei casi il matrimonio fallisce per noia. Allora la noia è una cosa seria. Fa più danni dei tradimenti e delle liti. La noia è veramente l’inedia che spinge verso la morte del rapporto? Per la verità abbiamo
L’articolo La noia, ovvero l’incapacità ad essere proviene da Dr. Renzo Zambello.
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