Informazione e Confronto per Educatori
Sembra quasi un paradosso dover esultare per il fatto che una giovane con sindrome di Down, campionessa dello sport, nonché partecipante a un progetto per l’autonomia coabitativa, sia stata giudicata da una Commissione «in grado di lavorare e rendersi autonoma». Eppure, non molto tempo fa, quella stessa giovane era stata ritenuta, presso la medesima sede, «non autonoma, con poca capacità dell’uso di gambe e braccia e quindi non in grado di lavorare». Ma tant’è, quel che conta è che la battaglia sua e della sua famiglia sia stata finalmente vinta
Fonte Superando.it
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