Informazione e Confronto per Educatori
«Un’altalena solo per sedia a rotelle – scrivono Claudia Protti, Raffaella Bedetti e Alessandra Corradi – non è un gioco inclusivo, perché la parola “inclusivo” vuol dire permettere a tutti di fruire di un qualcosa nello stesso momento e nello stesso luogo e quindi è implicito il concetto di condivisione sociale/aggregativa, che è il contrario appunto della ghettizzazione e della discriminazione. Un’altalena che fa dondolare in solitudine un bambino o una bambina, già isolato dall’essere su una sedia a rotelle, non include nessun altro coetaneo»
Fonte Superando.it
Powered by WPeMatico
Apri un sito e guadagna con Altervista - Disclaimer - Segnala abuso - Notifiche Push