Nel crescere ancora di più, abbiamo scoperto che la migliore fonte possibile
di stabilità emotiva era Dio stesso. Abbiamo constatato che la dipendenza dalla
Sua perfetta giustizia, perdono e amore era salutare e che avrebbe funzionato dove
nient’altro ci sarebbe riuscito. Se veramente dipendiamo da Dio, non potevamo certo
fare bene la parte di Dio stesso con i nostri simili, né avremmo sentito l’esigenza
di affidarci totalmente alla protezione e cura di altri esseri umani.
Dodici Passi e Dodici tradizioni, pag. 170
Per tutta la vita ho contato sugli altri per i bisogni emotivi e la sicurezza, ma
oggi non posso più vivere così. Per grazia di Dio ho ammesso la mia impotenza nei
confronti di cose, luoghi e persone. Ero stato un vero e proprio “gentedipendenteˮ:
ovunque andassi avevo bisogno di qualcuno che mi rivolgesse una qualche attenzione.
Era il tipo di atteggiamento che può solo peggiorare sempre, perché più dipendevo
dagli altri e domandavo attenzioni, meno ne ricevevo. Ho smesso di credere che qual-
siasi potere umano possa liberarmi da quel senso di vuoto. Benché io rimanga un fra-
gile essere umano che ha bisogno di lavorare sui passi di A.A. per tenere ben in
mente questo fondamentale principio, è solo un Dio amorevole che può darmi pace inte-
riore e stabilità emotiva.
Fonte Riflessioni – Alcolisti Anonimi
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